
È meglio la pietra naturale o la ceramica?
Togliamoci subito il dubbio: la domanda (che pure ci siamo posti tutti una volta nella vita) è puramente retorica e non ha una risposta certa. O meglio, ha molte risposte che vanno a favore… di entrambe le soluzioni!
Perché è davvero così: ci sono mille ragioni per scegliere il marmo o una pietra naturale ed altrettante per decidere di optare per una ceramica o un gres.
Vediamo di fare un po’ di chiarezza e cerchiamo di capire come fare le scelte giuste, che corrispondano pienamente al nostro progetto e alla nostra idea di realizzazione finale, tenendo conto di tutte le variabili che ruotano intorno a questa importante decisione.
Quali sono le variabili in gioco?
Nella scelta di un materiale rispetto all’altro è bene innanzitutto esaminare con calma e attenzione le variabili che possono influenzare la scelta di un materiale rispetto all’altro. Abbiamo un progetto, abbiamo un’idea, conosciamo soprattutto il contesto in cui tale progetto o idea si collocherà e quali sono esigenze del nostro budget personale ( o del nostro cliente). Ebbene, questo è il momento di focalizzarci sulle quattro variabili che ci faranno prendere la decisione adeguata:
Iniziamo dal prezzo
Se hai un budget limitato la ceramica o il gres rappresentano senza dubbio alcuno la scelta migliore. Anche se esistono sul mercato pietre e marmi molto accessibili (fino a poche decine di euro al metro quadrato), la ceramica e il gres rimangono davvero imbattibili: esistono prodotti, di tutto rispetto, che hanno prezzi che possono addirittura essere inferiori ai 10 Euro al metro quadrato. È evidente, che se la variabile-prezzo è imprescindibile per il nostro progetto, gres e ceramica saranno la risposta giusta alle nostre esigenze.
Quanto conta essere resistenti
Per quanto riguarda la variabile-resistenza occorre sapere bene quale sarà l’uso del materiale, perché se parliamo di gres possiamo contare su un indice di resistenza piuttosto elevato, mentre invece con la ceramica (specialmente quella fatta a mano) la resistenza è sicuramente inferiore. Per quanto riguarda le pietre e i marmi, se la resistenza rappresenta, per il nostro progetto, un fattore determinante si dovrà scegliere il materiale giusto. In generale, ma soprattutto in quest’ultimo caso, è fondamentale affidarsi ai consigli e alla competenza di persone esperte nel settore.
Tra le caratteristiche correlate alla resistenza, c’è anche la porosità, ovvero la capacità del materiale di trattenere lo sporco e di macchiarsi. Anche in questo caso, esistono moltissimi prodotti che permettono di trattare le superfici in ceramica, cotto, pietra e marmo, adatti a proteggerli dall’aggressione degli agenti esterni.
È solo una questione di estetica?
L’occhio vuole la sua parte, si dice. E infatti la variabile-estetica è spesso il primo fattore che indirizza i desideri e i sogni dei potenziali clienti. Anche se negli ultimi anni i prodotti ceramici hanno raggiunto livelli di qualità estetica veramente molto alti, la bellezza estetica delle pietre, dei marmi, degli onici e delle quarziti naturali rimane senza confronto. È un po’ come esporre l’originale di un dipinto oppure una copia, anche se stampata in modo ineccepibile: sempre di una copia si tratta e l’effetto finale, alla fine, si vede.
E se dico: sostenibilità?
La variabile-sostenibilità offre un ventaglio di possibili letture in parte ancora da approfondire. Tuttavia anche qui possiamo dare qualche risposta concreta. Se parliamo di cave il marmo, ma anche la terra o l’argilla (con cui sono prodotti le ceramiche ed il gres) vengono tutti estratti da colline o montagne, con gli effetti sul paesaggio e gli ecosistemi che ben conosciamo. Però, come per gli alberi con cui si produce il parquet, se si eseguono delle lavorazioni che alterano il sistema ma che consentono una suo ripristino parziale o totale, l’impatto può essere ridotto in entrambi i casi.
La vera differenza si gioca sui sistemi di produzione. I marmi e le pietre naturali sono pronte all’uso: devono solo essere tagliate e levigate. Le ceramiche e il gres hanno invece bisogno, prima di essere tagliate e levigate, di essere cotte a temperature elevate (oltre i 1.000 gradi centigradi) con la conseguente emissione di CO2 nell’aria.
Alla fine è anche una questione di peso e dimensione?
Ci sono anche altri aspetti che spesso vengono citati in favore dell’uno o dell’altra categoria. A dire la verità questi sono solitamente argomenti che servono al venditore per convincervi che quello che vi sta proponendo è la scelta migliore per voi. Uno di questi è il peso: sappiate però che esistono prodotti leggeri (fino a 4 mm di spessore) in entrambe le categorie. Un altro è la dimensione: l’unico limite, in questo caso, è rappresentato dal trasporto, ma in genere le misure più grandi si trovano nelle pietre e nei marmi naturali e non coinvolgono ceramiche e gres.