
Una meraviglia di natura
Le venature del marmo nella pietra splendente
L’occhio vuole la sua parte
Diciamo marmo e risuona in noi l’eco dell’origine greca di questa parola antica: marmaròs, la ‘pietra splendente’, perché splendente era ed è il purissimo marmo bianco, così amato dagli artisti greci e da tutti dopo di loro, nei secoli. Ma ogni architetto, ogni decoratore sa che non sceglie il marmo solo per la sua qualità intrinseca, per l‘eccellenza della pietra, per la sua purezza: nella scelta di ognuno di loro ciò che conta sono soprattutto il colore e le venature. Sono loro che ne determinano l’unicità, l’eleganza e la vivacità.
Metamorfosi
Il marmo è uno degli esempi più eclatanti di come la Natura (o meglio un processo naturale) possa trasformare e modificare la materia stessa. Dal punto di vista geologico, il marmo è una roccia calcarea cristallina e granulare, di origine metamorfica. Metamorfosi significa trasformazione, significa cambiare forma e aspetto ed è quello che è successo con il marmo quando, sotto la spinta di forti pressioni tettoniche e di aumento del calore della crosta terrestre, minerali “poveri” (gusci e scheletri di minuscoli organismi mescolati a sabbia di calcare) si sono trasformati, metamorficamente, in rocce dai colori lucenti.
Marte, Luna o semplicemente Sogno?
Ogni singola lastra di marmo è unica, per colore e lucentezza, è vero. Ma sono soprattutto le venature a rendere ogni lastra inimitabile: sono quegli arabeschi che disegnano nella roccia paesaggi lunari, orizzonti marziani, ma anche fantastiche creature arboree e floreali. La cosa più stupefacente è che nessuno sa che cosa sarà visibile all’interno di un blocco di marmo. A partire dalla provenienza del blocco si possono dedurre le colorazioni, gli andamenti delle tracce, ma ognuno vedrà, in ogni venatura di ogni singola lastra di marmo le immagini della propria fantasia, del proprio mondo onirico.
Dalle impurità la bellezza dei colori
Sono le cosiddette “impurità” a dare il colore del marmo: sono la sabbia, l’argilla, gli ossidi di ferro, il limo. E le innumerevoli variazioni cromatiche delle venature dipendono dai minerali che sono rimasti “intrappolati” all’interno della roccia, nel drammatico processo di trasformazione della materia: l’ematite per le venature che vanno dal porpora al rosa, al rosso mattone, la clorite per le innumerevoli sfumature di verde; la pirite, per l’incredibile scala di grigi. In Natura succede spesso, da ciò che è piccolo e povero fiorisce il bello e questa volta ci ha regalato le venature del marmo: meravigliose texture tutte naturali.